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COS'E' UN GAS?

Per spiegarvi che cos'è un Gruppo d'Acquisto Solidale, riportiamo un articolo dalla Scheda "Gruppi di acquisto solidale" di Unimondo: www.unimondo.org/Temi/Economia/Gruppi-di-acquisto-solidale

"Di fronte al potere dilagante delle multinazionali che esercitano un forte condizionamento sulle abitudini dei consumatori, ci assale un senso di impotenza e solitudine. In questo panorama sentiamo di non poter condividere criteri di scelta poco attenti all'impatto ambientale e sociale, ma spesso risulta difficile uscire dai tradizionali e sempre più potenti canali distributivi per assumere decisioni autonome. In realtà esistono delle alternative che consentono di uscire dall'isolamento e di instaurare un rapporto diretto tra l'acquirente ed il produttore. Una di queste possibilità è rappresentata dai gruppi d'acquisto solidali (GAS), espressione del bisogno individuale di socializzare le scelte critiche fatte nella vita quotidiana." (Dal "Documento base dei GAS")

Introduzione
I Gruppi di Acquisto Solidali (GAS) sono gruppi di persone che acquistano insieme, seguendo il principio della solidarietà, che li porta a preferire produttori piccoli e locali, rispettosi dell'ambiente e delle persone, con cui entrare in relazione diretta. lI concetto che sta alla base dei GAS è quello di "filiera corta", cioè l'avvicinamento fra produttore e consumatore finale, sia in termini geografici, privilegiando le aziende più vicine, sia in termini "funzionali", tagliando gli intermediari quali i grossisti e i negozianti.

Nel caso dei GAS la filiera è la più corta possibile, infatti i consumatori si rivolgono direttamente ai produttori. I criteri con cui gli aderenti ai GAS selezionano prodotti e produttori sono quelli classici del consumo critico, senza però mai perdere di vista la qualità del prodotto, che è normalmente di fascia medio-alta. L'obiettivo dei membri dei GAS non è quello di risparmiare, ma quello di acquistare prodotti rispettosi dell'ambiente e delle persone: il fatto di farlo in gruppo e rivolgendosi direttamente ai produttori, porta anche ad una sostanziale riduzione del prezzo rispetto ad un prodotto delle medesime caratteristiche acquistato in negozio.

La storia
La data di nascita ufficiale del primo gruppo di acquisto è il 1994, ma il seme da cui è germogliato era stato gettato il 19 settembre 1993, in occasione del convegno organizzato all'Arena dai Beati Costruttori di Pace. Fu in quell'occasione che il titolo dell'incontro, "Quando l'economia uccide...bisogna cambiare" suggerì ad un gruppo di famiglie di Fidenza, in provincia di Parma, l'idea che il cambiamento poteva essere concretamente realizzato nella loro quotidianità utilizzando come criterio guida dei propri consumi i concetti di giustizia e solidarietà.

A partire da quella intuizione le famiglie decisero di mettere a disposizione un po' del loro tempo libero per andare a conoscere alcuni agricoltori biologici del loro territorio, e di acquistare direttamente da loro i prodotti che sarebbero poi stati distribuiti all'interno del gruppo. L'idea si rivelò valida e contagiosa, portando dopo pochi mesi alla nascita di esperienze simili a Reggio Emilia e a Piacenza, e al successivo moltiplicarsi di gruppi in tutto il nord Italia.

Nel 1997 nasce la Rete nazionale dei gruppi d'acquisto, allo scopo di collegare tra loro i diversi gruppi, scambiare informazioni sui prodotti e sui produttori, e diffondere l'idea dei gruppi d'acquisto. E il lavoro di diffusione funziona, dato che dieci anni più tardi sono poco meno di 400 i GAS ufficialmente iscritti alla rete, e sono stimati in almeno altrettanti quelli che hanno scelto di andare per conto proprio, per un numero complessivo di persone coinvolte stimabile sulle 100.000 unità.

Dopo un primo incontro di conoscenza tra i diversi gruppi nel 1998 ad Albiano (TO), dove è stata avviata la stesura del “documento base”, a partire dal 1999 la Rete GAS inizia ad organizzare un convegno annuale a livello nazionale, per scambiare esperienze, e riflettere assieme sui temi che di anno in anno risultano essere i più interessanti per il prosieguo e l'evoluzione dell'esperienza dei GAS.

Nei 2004 il "mondo GAS" assiste ad una interessante evoluzione: la nascita di una azienda fondata da membri di un GAS, a partire dalla domanda creata dai GAS stessi. Tre componenti del GAS di Rimini, esperti nel settore chimico-farmaceutico, si rendono conto che i prodotti detergenti offerti dal mercato non soddisfano le esigenze critiche del GAS, perché poco ecocompatibili o perché inefficaci. Decidono così di dare vita a "Officina Naturae", per produrre detergenti efficaci e sicuri, con un ciclo di produzione e successiva distribuzione a basso impatto ambientale. Per la prima volta i consumatori diventano anche produttori, per rispondere ad una domanda che non ritengono soddisfatta dalle aziende presenti sul mercato.

Un ulteriore passo viene compiuto nel 2006, con il progetto "equofelpe", che porta alla progettazione, realizzazione e vendita di un prodotto pensato appositamente per i GAS: "La felpa è un prodotto, ma anche un modo di concepire gli abiti che indossiamo: perchè è ecologica, grazie all’impiego di cotone biologico, equa grazie al giusto prezzo pagato ai produttori di cotone, etica grazie all’impegno dell’impresa di confezionamento che lavora per rispettare i diritti dei lavoratori".

Nel 2007 si concretizza un altro progetto che dimostra nuove potenzialità per i GAS. Si tratta di "Made in No" (www.made-in-no.com), che, grazie al mercato garantito da un certo numero di GAS interessati, potrà contribuire a dare sostenibilità economica ad un'intera filiera artigianale per la produzione di biancheria intima, ricostruita secondo i criteri del consumo critico.

G come Gruppo
I GAS sono composti da un numero variabile di nuclei familiari, che va da 4-5 unità per i più piccoli, a più di 400 per i più grandi. La dimensione di gruppo dei GAS è uno dei suoi aspetti fondamentali. Molto spesso è infatti proprio la possibilità di potersi confrontare con altre persone rispetto alle proprie scelte di consumo, ai prodotti esistenti, alle aziende conosciute, che spinge i consumatori che hanno un approccio critico al consumo a farne parte.

La condivisione delle conoscenze permette di ridurre notevolmente la difficoltà e la fatica di reperire informazioni, che è uno degli aspetti più problematici del consumo critico. Le riunioni dei GAS, che nei diversi gruppi hanno cadenze molto diverse, da una alla settimana a una ogni 6 mesi, sono molto spesso teatro di lunghe discussioni sulla bontà di un certo prodotto, sulla affidabilità di un certo produttore o sulla opportunità di scegliere un elettrodomestico piuttosto che un altro.

Altro elemento importante della dimensione di gruppo è quella di incontrare altre persone con idee simili alle proprie. In un contesto sociale in cui il consumismo sembra essere il solo approccio possibile, la possibilità di incontrare altre persone che hanno invece un approccio critico, viene percepito come una grande ricchezza, testimoniata dal fatto che quasi sempre gli incontri terminano con spuntini o altri momenti conviviali che dimostrano un piacere dello stare insieme che va oltre il bisogno di organizzare concretamente gli acquisti.

A come Acquisto
Anche se con il passare del tempo la loro funzione si è arricchita progressivamente di componenti culturali, la ragione per cui i GAS sono nati e continuano a vivere è quella di acquistare prodotti con determinate caratteristiche, da produttori conosciuti, a prezzi accettabili.

I prodotti acquistati, che vengono scelti in maniera autonoma da ciascun gruppo, sono i più vari. Normalmente il volume di acquisti maggiore è quello relativo agli alimentari a lunga conservazione (farina, pasta, riso, olio, miele, conserve, marmellate, vino, biscotti, salumi, legumi, caffè), ma vengono acquistati anche alimenti freschi (formaggi, frutta, ortaggi, carne, burro, latte, uova, pane), prodotti per la casa (detersivi, vernici e colori), detergenti e cosmetici, abbigliamento (in particolare biancheria e scarpe).

La scelta dipende dai bisogni e dalla capacità organizzativa dei partecipanti, infatti mentre per i prodotti a lunga conservazione sono sufficienti anche un paio di ordini l'anno, per il fresco sono necessari ordini e consegne molto frequenti, che richiedono notevoli capacità organizzative e di coordinamento del gruppo. Per quanto riguarda i servizi, verso i quali da parte dei GAS, soprattutto quelli più strutturati e consolidati, si sta sviluppando un crescente interesse, sono state avviate delle sperimentazioni che riguardano la telefonia con il progetto "Cambia banda" e la fornitura di energia elettrica con il progetto GAS Energia (in .pdf), che sembrano molto promettenti.

S come Solidale
La solidarietà è l'aspetto che distingue i GAS dalle molteplici esperienze di gruppi di acquisto nati con l'unico scopo di ridurre il prezzo finale per il consumatore. Ciononostante è ancora l'elemento su cui i "gasisti" si stanno ancora interrogando di più. Sulla carta, la solidarietà di cui parla il nome è nei confronti dell'ambiente, grazie alla scelta di prodotti a basso impatto ambientale, nei confronti dei produttori, per il rapporto diretto che si instaura, e con gli altri membri del gruppo, che si concretizza nel lavoro volontario che ciascun partecipante mette periodicamente per raccogliere degli ordini, scaricare il camion, distribuire i prodotti, ecc.

Tuttavia l'interrogativo posto da un produttore di polli ad un incontro con i gruppi d'acquisto in Veneto, continua a rimanere aperto: "Se arriva la volpe e mi mangia i polli, e io non posso più vendervi la carne che voi mi avevate ordinato, dove si vede la solidarietà?". Se l'orizzonte di riferimento è quello di una condivisione del rischio da parte del consumatore, e dunque in questo caso di un pagamento anticipato della carne da parte dei consumatori, che viene restituito solo in parte nel caso in cui la volpe mangi i polli, la strada da fare è ancora lunga, anche se alcuni esperimenti pilota in questo senso sono stati avviati. Ed è comunque innegabile che il mercato e la continuità di rapporto che i GAS garantiscono, permette di sopravvivere a molte piccole aziende che rivolgendosi solo alla grande distribuzione avrebbero notevoli difficoltà.

Come nasce e come funziona un GAS
Un GAS può nascere dall'iniziativa di alcuni nuclei familiari che decidono di dare vita ad un nuovo gruppo, ma è più frequente il caso di nascita per gemmazione da un gruppo esistente. Spesso infatti quando un GAS raggiunge un numero di nuclei familiari che non permette più un efficace scambio fra i partecipanti ed una gestione agevole degli ordini, il gruppo di divide in due o più nuovi GAS, che iniziano a muoversi autonomamente, pur mantenendo nella maggior parte dei casi un coordinamento.

Dal punto di vista della forma giuridica, un GAS può essere un gruppo informale, un'associazione riconosciuta, o un gruppo che si appoggia ad un'altra associazione esistente. A livello nazionale la grande maggioranza dei GAS è costituita da gruppi informali, ma non mancano associazioni specifiche anche di grandi dimensioni.

Lo schema di funzionamento dei GAS è molto semplice. Per ogni tipologia di prodotti acquistati o per ciascun produttore con cui il gruppo si rapporta, esiste fra partecipanti un responsabile che a cadenza regolare o nel momento in cui il gruppo manifesta l'intenzione di procedere con un ordine, organizza l'acquisto. Concretamente ciò consiste nel procurarsi il listino prezzi, distribuirlo agli altri membri del gruppo (normalmente tramite posta elettronica), raccogliere gli ordini e i pagamenti, e trasmette ordine e pagamento complessivo al fornitore.

Nella maggior parte dei casi la consegna dell'ordine dell'intero GAS (o in molti casi di alcuni GAS insieme) viene fatta dal fornitore stesso, o da un corriere, presso l'abitazione di uno dei membri, dove viene poi organizzato il ritiro da parte di coloro che hanno ordinato. La frequenza degli ordini varia a seconda del gruppo, del periodo e del prodotto, e può andare da una cadenza settimanale ad una semestrale o anche annuale. Alcuni gruppi optano per scadenze fisse, mentre altri organizzano gli ordini in funzione dei bisogni espressi dai partecipanti.

Il problema principale dei GAS è spesso quello del luogo dove far recapitare la merce acquistata, dato che non tutti i gruppi hanno a disposizione un luogo coperto, dove quantitativi anche ingenti di prodotti possano essere depositati, che sia raggiungibile da un camion che può essere anche di grandi dimensioni, e che renda agevole il ritiro della merce da parte degli acquirenti che vengono a ritirarla.

I gruppi di una stessa zona sono spesso collegati da un "inter-GAS" che ne coordina gli acquisti o facilita lo scambio di informazioni e molti GAS sono attivi anche nell'organizzazione di attività e manifestazioni di sensibilizzazione sui temi del consumo critico.

 

I GAS e il fisco
La legge finanziaria 2008 approvata nel dicembre del 2007 conteneva alcuni commi dedicati ai GAS (da 266 a 268), nei quali viene ufficialmente riconosciuta la figura del "gruppo di acquisto solidale". Vengono definite tali le associazioni non lucrative costituite per acquistare e distribuire beni agli aderenti, senza alcun ricarico, con finalità etiche, di solidarietà sociale e di sosenibilità ambientale. Le attività svolte da questi soggetti nei confronti dei propri aderenti non vengono considerate commerciali né agli effetti dell'iva né agli effetti dell'imposizione diretta.

La normativa stabilisce anche che i gruppi informali che agiscono come "gruppi di persone/amici/parenti non costituite in associazione", gestite con il criterio della intestazione dei singoli acquisti ai codici fiscali delle diverse persone fisiche al solo fine di consumo personale, non sono da considerarsi "enti/soggetti associativi" (ai fini fiscali). Inoltre "La successiva distribuzione di beni (precedentemente acquistati dal Gas pagando regolarmente Iva ai fornitori, ove dovuta) ai soli aderenti al Gas, effettuata senza ricarico, non é considerata "attività commerciale" rilevante ai fini Iva/II.DD (se sono rispettate le condizioni di cui all'art. 4/Iva e 148/TUIR)".

Bibliografia

Terre di Mezzo, Gas: Gruppi di acquisto solidali, 2005

(Scheda realizzata con il contributo di Dario Pedrotti)

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